CHE COS'E' E'
un esame che si effettua inserendo nel nostro organismo un piccolo tubicino denominato catetere di Swan Ganz fatto di materiali appositamente studiati per poter venire a contatto con il corpo umano. L'inserimento del catetere avviene partendo da una vena del braccio, dell'inguine o del collo. Tale esame permette di misurare direttamente o tramite un computer collegato al catetere stesso, alcuni parametri che permettono di valutare la situazione del nostro cuore e quella emodinamica (ossia quella riferita alla circolazione del sangue) in generale.

COME SI ESEGUE?
L'esame viene effettuato nel Laboratorio di Emodinamica o nell'Unità di Terapia Intensiva. Il paziente dovrà avere in precedenza effettuato un bagno o una doccia ed essere stato sottoposto alla rasatura dei peli nella zona attraverso la quale verrà introdotto il catetere. Dopo aver sterilizzato la sede prescelta (braccio, inguine o collo) si effettua l'anestesia locale e si introduce nella vena prescelta il catetere di Swan Ganz; la presenza di un palloncino all'apice lo rende meno traumatico e ne facilita l'avanzamento all'interno delle vene sino ad arrivare alle cavità cardiache. Il posizionamento nell'arteria che porta il sangue dal ventricolo destro verso i polmoni (arteria polmonare) si effettua sotto il controllo radioscopico o monitorizzando le morfologie delle curve pressorie. Talora può essere necessario l'uso di una sostanza (mezzo di contrasto) che una volta iniettata nel nostro organismo permette al medico di visualizzare mediante controllo radiografico le strutture da valutare.

A COSA SERVE E A CHI CONSIGLIARLO?
Con questo esame si possono misurare: · Le pressioni nelle cavità destre del cuore (atrio destro e ventricolo destro), nel circolo polmonare e (indirettamente) nelle cavità sinistre del cuore (atrio sinistro); · Calcolare il volume del sangue pompato da ogni ventricolo nel nostro organismo in un determinato tempo (portata cardiaca); · Le resistenze allo scorrimento del sangue che si hanno in una particolare porzione della nostra circolazione (il circolo polmonare) e alcuni indici che permettono al medico di valutare la funzionalità del ventricolo destro e sinistro; · Effettuare i prelievi del sangue per dimostrare e valutare l'entità di eventuali comunicazioni (che non dovrebbero esserci nel soggetto sano) tra atrio destro e sinistro o tra ventricolo destro e ventricolo sinistro. Queste comunicazioni si possono avere in caso di cardiopatie congenite o in caso di rotture delle pareti (setti) che dividono normalmente la parte destra del cuore dalla sinistra. Queste informazioni si ottengono dopo aver posizionato il catetere di Swan Ganz in arteria polmonare. Le misurazioni delle pressioni ed i prelievi vengono effettuati attraverso le aperture presenti nel catetere, mentre la portata cardiaca viene calcolata da un computer collegato con un particolare strumento (termistore) posto all'apice del catetere. In determinate situazioni cliniche può essere necessario lasciare il catetere all'interno dell'organismo per diversi giorni con l'obiettivo di "ottimizzare" il trattamento instaurato in base ai parametri emodinamici. Il cateterismo cardiaco destro viene consigliato ed effettuato soprattutto in pazienti che soffrono di: · Malattie congenite, malattie delle valvole cardiache, malattie del pericardio o malattie cardiache in genere, che debbano poi essere corrette tramite un intervento chirurgico; · Scompenso cronico in pazienti che debbano essere sottoposti al trapianto cardiaco; · Scompenso cronico che necessita di terapia endovenosa (in quanto il paziente scompensato non trova giovamento da altre forme di terapia). Il cateterismo destro in questi casi viene effettuato anche con l'obiettivo di definire meglio il tipo e la posologia dei farmaci da somministrare. Esistono anche delle condizioni cliniche del paziente in cui il cateterismo cardiaco destro diviene pressochè obbligatorio in quanto è necessario il monitoraggio emodinamico. L'esecuzione di tale esame infatti, in queste condizioni, permette al medico di "pilotare" le scelte terapeutiche che devono essere effettuate "d'urgenza". Tali condizioni di "emergenza" sono costituite da: · L'insufficienza cardiaca acuta grave (da cause diverse); · Lo shock (cardiogeno e non cardiogeno); · L'embolia polmonare acuta; · Il periodo immediatamente successivo all'esecuzione degli interventi di cardiochirurgia; · Il periodo immediatamente successivo all'esecuzione di alcuni interventi di chirurgia generale o vascolare in pazienti cardiopatici; · La sindrome da sofferenza respiratoria dell'adulto (ARDS).

QUALI SONO LE POSSIBILI COMPLICAZIONI?
Le principali complicazioni che possono insorgere durante o in seguito all'esecuzione del cateterismo cardiaco sono molto rare:
· Processi infiammatori a carico delle vene (flebiti) - 2% dei casi;
· Disturbi del normale battito cardiaco quali: fibrillazione artiale (1%), tachicardia ventricolare sostenuta (meno del 3%), blocco atrio-ventricolare transitorio (meno del 2%);
· Penetrazione di aria a livello della gabbia toracica (pneumotorace) - 0.1% dei casi;
· Condizioni di infezione generalizzata a gran parte dell'organismo (setticemia) in casi di monitoraggio prolungato (meno del 2%);
· Decesso (0.1%) generalmente dovuto alla perforazione cardiaca da parte del catetere.