Cos'è un fattore di rischio? 
        Un fattore di rischio è una condizione specifica o un comportamento
        associati con lo sviluppo di una malattia del cuore o dei vasi sanguigni.
          Più alto è il numero dei fattori di rischio, più alta è la
          probabilità
          di sviluppare una malattia cardiovascolare.
          Perciò,  ridurre questi fattori di rischio è importantissimo
          per avere un cuore più sano. 
          
        Quali sono i fattori di rischio? 
        Ci sono fattori di rischio che non si possono modificare,
          e altri che  possono essere cambiati o controllati. 
        
          - Maggiori fattori di rischio che NON si possono modificare
 
           
           
          - Ereditarietà
 
          - Sesso
 
          - Età
 
           
           
          - Maggiori fattori di rischio che possono essere cambiati
            o controllati
 
           
           
          - Fumo
 
          - Ipertensione arteriosa
 
          - Ipercolesterolemia
 
          - Stress
 
           
           
          - Fattori di rischio aggravanti
 
           
           
          - Obesità
 
          - Sedentarietà
 
          - Diabete
 
           
           
         
        
          
        
      Ereditarietà 
        La storia familiare gioca un ruolo importante nel nostro destino.
          Secondo alcuni studi, chi ha nella propria famiglia due membri (padre,
          madre, fratelli, sorelle) che hanno avuto un infarto miocardico prima
          dei 55 anni,
          ha un rischio di sviluppare una malattia delle coronarie che è  5-10
          volte maggiore di chi non ha una familiarità.
          L'ereditarietà influisce anche su alcuni altri fattori di rischio. 
        Maggiori fattori di rischio 
        
          
        
      Età e Sesso 
        Sia gli uomini che le donne possono sviluppare una malattia delle
          coronarie o di altri distretti vascolari, anche se gli ormoni influenzano
          il quadro in modo complesso.
          Gli estrogeni ritardano la comparsa della malattia nella maggior parte
          delle donne di circa 10 anni. 
        
          - Una donna su nove tra i 45 e i 64 anni ha una qualche forma di
            malattia delle coronarie o dei vasi che irrorano il cervello;
            questo rapporto aumenta diventando di una donna su tre a 65 anni
            o più.
 
          - Un uomo su sei tra i 45 e i 64 anni ha una qualche forma di
            malattia delle coronarie o dei vasi che irrorano il cervello;
            negli uomini di 65 anni o più tale rapporto si riduce a uno su otto.
 
         
        (da Heart & Stroke Facts Statistics, American
              Heart Association, 1993) 
        Questi dati stastistici (nordamericani) indicano che il
          rischio per gli uomini è più alto prima dei 65 anni, mentre le donne
          hanno una maggior prevalenza di malattia delle coronarie dopo la menopausa. 
        Maggiori fattori di rischio 
        
          
        
        Fumo 
        Il fumo è una delle maggiori cause di malattia delle
          coronarie e di altri distretti vascolari. L' American Heart Association
          ritiene che il fumo di sigaretta sia il più pericoloso dei fattori
          di rischio che possono essere modificati. Complessivamente,
          la mortalità per malattie delle coronarie o di altri distretti vascolari
          nei fumatori è del 70% maggiore rispetto ai non fumatori;
          e nei forti fumatori (due o più pacchetti di sigarette al giorno) la
          mortalità è addirittura due o tre volte maggiore (200-300%) 
          rispetto
          ai
          non fumatori.
          L'inalazione del fumo di sigaretta produce degli effetti transitori
          sul cuore e i vasi sanguigni. La nicotina contenuta nel fumo aumenta
          la pressione del sangue, il battito cardiaco, e la quantità di sangue
          pompata dal cuore in circolo e nelle arterie coronarie.
          Altri effetti comprendono il restringimento (costrizione) dei vasi
          delle braccia e delle gambe. La nicotina non è il solo elemento nocivo
          contenuto nel fumo di sigaretta.
          Il monossido di carbonio arriva in circolo (nel sangue) riducendo la
          quantità di ossigeno disponibile per il cuore e per tutti gli altri
          organi del corpo. Il fumo di sigaretta determina anche un incremento
          della adesività e della aggregabilita delle piastrine  (le cellule
          del sangue che partecipano alla formazione dei coaguli del sangue o
          trombi che possono danneggiare le coronarie o altri vasi sanguigni.
          Smettere di fumare è quindi salutare. Molti fumatori che sono passati
          a sigarette a basso contenuto di nicotina fumano di più o inalano più
          profondamente il fumo per compensare il ridotto contenuto di nicotina.
          Inalando più profondamente, i fumatori possono aumentare il rischio
          di malattia. 
        Indipendentemente da quanto o per quanto tempo si è fumato,
          quando si smette di fumare il rischio di malattia delle coronarie e
          di altri distretti vascolari si riduce gradualmente.
          Dieci anni dopo aver smesso, per esempio, il rischio di morire per
          una malattia alle coronarie è quasi lo stesso di chi non ha
          mai fumato. E' importante smettere di fumare prima che si manifestino
          i segni della malattia. Non aspettate di ammalarvi per smettere 
          - smettete di fumare adesso.  
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        e approfondimenti 
        Maggiori fattori di rischio 
        
          
        
        Ipertensione arteriosa 
        L'ipertensione arteriosa è nota anche come pressione alta del sangue.
          Per aiutarti a capire cos'è la pressione alta del sangue, devi prima
          capire
          cos'è
          la pressione del sangue. 
        Quando il cuore batte, spinge il sangue in tutto il corpo attraverso
          dei vasi sanguigni  chiamati arterie.
          Le arterie portano il sangue dal cuore a tutte le parti del corpo.
           Quando il sangue
          viene pompato nel corpo, esso comprime la parete delle arterie.
          La pressione del sangue è la forza esercitata dal sangue 
          contro la parete delle arterie.
          La parete delle arterie è formata anche da fibre muscolari e  normalmente
          le arterie sono elastiche. Esse si distendono e si contraggono mentre
          il sangue
          fluisce attraverso di esse ad ogni battito cardiaco. 
        La pressione del sangue è espressa da due numeri.
          Il primo numero (più alto) è la pressione sistolica (quando il cuore
          si contrae), il secondo numero (più basso) è la pressione diastolica
          (quando il cuore si rilassa). Se la pressione del sangue è constantemente
          uguale o maggiore di 140/90, si è affetti da ipertensione 
          arteriosa (pressione alta del sangue). 
        Nella maggior parte dei casi, la causa dell'ipertensione è sconosciuta
          ma può essere correlata: a familiarità per ipertensione,
          al sesso, all'età, alla razza, all'obesità, e ad una dieta ad alto
          contenuto di sale/colesterolo. 
        Quando la pressione è alta, il cuore deve
          lavorare di più (fare più sforzo) per pompare la stessa quantità di
          sangue nel corpo. Quando la pressione alta del
          sangue dura per anni, il cuore tende a dilatarsi per la fatica conseguente
          al maggior carico di lavoro a cui viene sottoposto. 
        La pressione alta del sangue può anche contribuire all'indurimento
          delle arterie del cuore e degli altri distretti vascolari. La pressione
          alta può aumentare la probabilità di avere un ictus dovuto ad un danno
          delle arterie che portano sangue al cervello; può causare un danno
          renale, scompenso/insufficienza cardiaca;
          e può aumentare il rischio di avere una malattia delle coronarie. 
        Non si può guarire dall'ipertensione chiamata "essenziale"
          (cioè
          non secondaria ad una singola causa) ma la pressione alta si
            può
          comunque controllare. Le raccomandazioni del medico comprendono: 
        
          - Riduzione dell'assunzione di sale (sodio)
 
          - Riduzione del peso corporeo
 
          - Riduzione dello stress
 
          - Esercizio fisico regolare
 
          - Visite mediche periodiche
 
          - Periodici controlli della pressione del sangue (nell'ambulatorio
            del medico, in farmacia, in ospedale, nei centri per l'ipertensione,
            oppure da soli a casa con apparecchi facili da usare reperibili
            in commercio)
 
          - Assunzione regolare delle medicine prescritte dal medico
 
          - Smettere di fumare
 
         
        La pressione del sangue deve essere controllata per tutta la vita. 
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        Maggiori fattori di rischio 
        
          
        
       Ipercolesterolemia 
        L'assunzione di cibi a basso contenuto di grassi saturi e colesterolo
          può aiutare ad abbassare i grassi
          e il colesterolo
          nel sangue. 
        Il colesterolo è il principale componente  dei depositi
          di grasso (placche aterosclerotiche) presenti nelle
          arterie coronarie malate. Vi è
          una stretta correlazione tra  aumento del livello di colesterolo
          totale nel sangue e malattia delle arterie coronarie. Gli studi clinici
          dimostrano che la tendenza ad avere elevati livelli di colesterolo
          nel sangue può essere ereditaria; in ogni caso, fattori ambientali
          come la dieta, possono contribuire all'aggravamento del quadro. 
        Il colesterolo è una sostanza che viene prodotta dal corpo,
          ma può
          essere anche contenuta in certi cibi. Il tuorlo d'uovo, le frattaglie,
          i gamberetti, le ostriche, le carni rosse grasse, il lardo, il burro,
           tutti i formaggi e i prodotti caseari in genere, hanno un alto contenuti
          di grassi saturi che possono aumentare i livelli del colesterolo
          nel sangue.  
        I grassi poli-insaturi, invece, tendono a far abbassare i livelli
          di colesterolo nel sangue. Sostituendo parzialmente i grassi poli-insaturi
          con i grassi saturi e incrementando la quantità di carboidrati
          (zuccheri) complessi nella dieta, è possibile aumentre i livelli
          di colesterolo e grasso nel sangue 
        L'American Heart Association raccomanda quanto segue: 
        
          - Mangiare pesce o carne di pollo piuttosto che carne rossa.
 
          - Quando si prepara la carne rossa  (di manzo, maiale, o agnello),
            togliere tutto il grasso visibile prima di cuocere,
            servire porzioni piccole, e usare tagli di carne selezionati.
 
          - Togliere la pelle del pollo prima di cuocerlo
 
          - Servire la carne "bianca" del pollo piuttosto che quella "scura"
 
          - Usare
              latte scremato e prodotti a base di latte scremato piuttosto che
            latte intero o con 2% di grassi e prodotti a base di latte intero.
 
          - Mangiare non più di 3 tuorli d'uovo alla settimana
 
          - Per cucinare usare olio d'oliva extravergine od olio di
            semi contenente grassi poli-insaturi (ad esempio olio di semi di
            mais o di soia)
 
         
        I cambiamenti della dieta non devono mai essere drastici.
          Non è salutare eliminare cibi essenziali dalla dieta.
          Le modifiche della dieta devono essere graduali riducendo (e non eliminando)
          l'assunzione di cibi contenenti grassi saturi e colesterolo.
          Impara a leggere la composizione degli alimenti sulle etichette per
          scoprire il contenuto nascosto di grassi. 
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        Maggiori fattori di rischio 
        
          
        
        Diabete 
           Un alto livello di zucchero  nel sangue (iperglicemia o diabete)
          è associato con un aumentato rischio di sviluppare una malattia delle
          arterie coronarie,
          sia che il diabete necessiti di essere controllato con la sola dieta,
          con l'uso di ipoglicemizzanti orali o con l'insulina.
          Si parla di iperglicemia (intolleranza agli zuccheri) quando a digiuno
          la glicemia è maggiore di 130 mg/dl.
          Con livelli elevati di glicemia,
          si verifica un'accelerazione nel processo di ispessimento della membrana
          basale delle  arterie coronarie che predispone i pazienti allo
          sviluppo precoce della malattia delle arterie coronarie. 
        Il paziente con diabete ha spesso degli altri fattori di rischio associati
          come obesità, elevati livelli di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia)
          e pressione alta del sangue (ipertensione arteriosa).
          E' importante eseguire dei controlli periodici del colesterolo, assumere
          regolarmente tutti i farmaci prescritti e ridurre il peso corporeo. 
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        Maggiori fattori di rischio 
        
          
        
      Obesità 
        Pesare più del 30% del peso ideale può raddoppiare il rischio di avere
          una malattia delle arterie coronarie. Altri fattori di rischio come
          la pressione alta del sangue (ipertensione arteriosa), alti livelli
          di colesterolo nel sangue (ipercolesterolemia) e alti
          livelli di zucchero nel sangue (iperglicemia/diabete mellito) possono
          essere associati all'obesità. 
        E' molto importante controllare il peso corporeo.Ecco alcuni suggerimenti
        per perdere peso: 
        
          - Controllare con il medico di base o con un dietologo
            quante calorie sono necessarie ogni giorno (in base all'età, al sesso
            e all'attività fisica svolta)
 
          - Consultare un dietologo per avere una dieta personalizzata
 
          - Evitare di sottoporti a diete "miracolose" che assicurano una
            rapida riduzione del peso o a diete "alla moda" dal momento che la
            perdita di peso che si raggiunge è generalmente solo transitoria
 
          - Eseguire esercizio fisico regolarmente.
 
          - Stabilire obiettivi di riduzione del peso che siamo REALISTICI!!
 
          - Una volta raggiunti tali  obiettivi, continuare a seguire le nuove
            abitudini alimentari acquisite.
 
          - Bisogna imparare a come mangiare - non a come fare la dieta!
 
         
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        Maggiori fattori di rischio 
        
          
        
        Sedentarietà 
        Il cuore è un muscolo e beneficia di un regolare esercizio fisico come
          tutti gli altri muscoli del corpo. 
        Un regolare esercizio fisico di tipo aerobico (cioè l'esercizio fisico
          che fa aumentare i battiti del cuore e gli atti respiratori) può ridurre
          il rischio di ammalarsi alle coronarie per mezzo dell'aumento della
          capacità funzionale del cuore,
          abbassando le richieste di ossigeno del cuore, aumentando il tono degli
          altri muscoli scheletrici, e stimolando la circolazione. 
        Un miglioramento della forma fisica si ottiene eseguendo un esercizio
          fisico di intensità moderata  (raggiungendo il 50-75% della proprie
          capacità massime) per 15-30 minuti al giorno almeno tre volte alla
          settimana. 
        Le attività fisiche di tipo aerobico consigliate includono:  camminare
          velocemente, corsa leggera (jogging),  corsa veloce, andare in
          bicicletta, e nuotare. Chiedere al proprio medico
          qual'è tra queste attività quella che meglio si adatta alla propria
          età e condizione fisica. 
        Si può iniziare con esercizi semplici quando si è ancora in
          ospedale (riabilitazione ospedaliera) e iscriversi successivamente
          a dei
          corsi di riabilitazione cardiaca avanzata dopo la dimissione in centri
          consigliati dal medico di fiducia. 
        Maggiori fattori di rischio 
        
                Stress 
        Lo stress, secondo una definizione medica, è "la risposta aspecifica
        del nostro corpo a qualsiasi domanda gli venga posta." Più specificamente,
        lo stress viene definito come una sensazione.
        Se una persona trova una situazione di lavoro, o un'altra
        personalità particolarmente stressante,
        tale sensazione spesso scatenerà una risposta psicologica (stress "negativo").
        Al contrario, alcuni studi hanno dimostrato che quando una situazione
        di
        lavoro o un'altra
        personalità stimolano sentimenti di sfida o una reazione positiva,
        non avvengono le stesse reazioni psicologiche (stress "positivo"). Quando
        parliamo di stress correlato alla malattia delle arterie coronarie ci
        riferiamo allo stress "negativo".  
        Le risposte psicologiche allo stress comprendono un aumento del numero
          dei battiti del cuore, un aumento della pressione del sangue,
          e un aumento del numero e intensità degli atti respiratori.
          Questi disturbi (sintomi) sono causati dal rilasco in circolo di adrenalina,
          una sostanza che determina anche una costrizione (restringimento temporaneo)
          delle arterie, provocando un aumento di lavoro per il cuore.
          Se non si è in grado di controllare lo stress,
          si  corre il rischio di avere un aumento marcato della pressione del
          sangue con possibile danno alla parete delle arterie che può dare inizio
          alla formazione o aumentare i depositi di grasso (placche) nella parete
          delle  arterie. Lo stess "negativo" è un fattore di rischio
          per lo sviluppo della malattia delle arterie coronarie. 
        Si può imparare a gestire lo stress. Per prima cosa, è necessario
          identificare la causa responsabile dello stress. Secondo, è necessario
          modificare gradualmente, quando possibile, le circostanze stressanti.
          Terzo, è necessario reimparare a gestire lo stress della vita
          quitidiana. Ecco alcuni suggerimenti per gestire lo stress: 
        
          - Non sprecare energie arrabbiandosi per cose di poca importanza.
            Ricordiamoci che lo stress è la nostra reazione alle circostanze,
            non la circostanze in se stesse. E' spesso utile parlare del problema
            e vederlo da un diverso punto di vista mentre nello stesso tempo
            vengono espresse le proprie preoccupazioni.
 
          - Evitare lo stess per un certo periodo di tempo.
            L'esercizio fisico, fare una passeggiata prima di pranzo
            per liberarsi delle frustrazioni del mattino o fare una paseggiata
            dopo il lavoro per togliersi di dosso la fatica accumulata, può aiutare
            a ridurre lo stress.
 
          - Attenzione al superlavoro! Stabilire delle priorità,
            stabilire degli obiettivi realistici e finirla di cercare di fare
            troppe cose insieme.
 
          - Trovare il tempo di rilassarsi ogni giorno sia imparando tecniche
            di rilassamento che semplicemente trovando più spazio da dedicare
            ai propri passatempi preferiti.
 
          - Non prendersela per le critiche e le discussioni.
            Stabilire cosa si ritiene sia giusto, ma tenere anche in cosiderazione
             le diverse opinioni degli altri.
            Cercare sempre il lato "positivo" delle cose e delle persone che
            ci criticano, e cercare sempre di valorizzare le proprie
            qualità positive.
 
         
        Infine, se lo stress sembra fuori controllo, è utile parlarne con
          un  medico, con un assistente sociale o con un'altra persona
          di
          fiducia nel campo sanitario. Potrebbero essere in grado di indicare
          dei buoni centri di supporto specializzati nella gestione dello
          stress. 
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        Maggiori fattori di rischio 
        
         
         
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