La malattia delle arterie coronarie nella maggior parte del casi può essere trattata riducendo i fattori di rischio ed assumendo delle medicine (terapia medica). L'obiettivo più importante della terapia medica è quello di mantenere un equilibro tra le richieste e l'apporto di sangue al muscolo cardiaco. Il dolore al petto (o angina) si manifesta quando il muscolo cardiaco non riceve ossigeno a sufficienza. L'ossigeno arriva al cuore trasportato dal sangue, perciò se il muscolo cardiaco non riceve abbastanza sangue, non riceve anche abbastanza ossigeno.

I farmaci:

  1. possono aumentare la quantità di sangue che raggiunge il muscolo cardiaco
  2. possono agire direttamente sul muscolo cardiaco facendo diminuire le sue richieste di ossigeno.

I più comuni farmaci utilizzati per trattare la malattia coronarica appartengono a queste tre classi: nitroderivati, calcio-antagonisti e beta-bloccanti.

Nitroderivati
La nitroglicerina è il farmaco più comunemente somministrato ai pazienti con malattia coronarica. La nitroglicerina dilata le arterie coronarie e riduce il lavoro del cuore e il suo consumo di ossigeno. Può essere somministrata in diverse forme: compresse da sciogliere sotto la lingua (nitroglicerina sub-linguale), cerotti adesivi da applicare sulla pelle, compresse o capsule da inghiottire.
Se viene consigliata la nitroglicerina in formulazione sub-linguale, è necessario portare sempre con sè le compresse. L'assunzione sub-linguale può causare un senso di giramento di testa ( o di svenimento) dovuto ad abbassamento rapido e marcato della pressione del sangue, per cui si raccomanda di stare seduti o sdraiati. Se dopo 5 minuti dall'assunzione della compressa sub-linguale il dolore non passa si può assumere una seconda compressa sub-linguale. Se dopo aver assunto la terza compressa a distanza di 5 minuti il dolore persiste, non assumere altre compresse e recarsi all'ospedale più vicino per eseguire un elettrocardiogramma.
Un altro effetto indesiderato (collaterale) è il mal di testa.
Si raccomanda inoltre di sostituire le compresse sub-linguali ogni 3-6 mesi perchè con il passare del tempo perdono di efficacia.
Da ricordare infine che si inattivano prima quandovengono esposte alla luce, per cui vanno conservate e portate con sè in una scatola chiusa non trasparente.

Calcio-antagonisti
Questa classe di farmaci blocca il passaggio degli ioni calcio attraverso la membrana cellulare delle cellule muscolari cardiache. Questo riduce la loro contrattilità che a sua volta determina una riduzione della richiesta di ossigeno del muscolo cardiaco. Essi dilatano anche le arterie coronarie per cui fanno arrivare una maggior quantità di sangue e ossigeno al muscolo cardiaco.

Beta-bloccanti
Riducono il lavoro del cuore e il suo consumo di ossigeno riducendo il numero di battiti cardiaci al minuto (la frequenza cardiaca), riducendo la pressione del sangue e la forza della sua contrazione.

Altri farmaci utilizzati per il trattamento della malattia coronarica comprendono:

Antiipertensivi
Abbassano la pressione del sangue.

Digitale
Rallenta il battito cardiaco (la frequenza cardiaca) e aumenta la forza e l'efficienza del cuore.

Antiaggreganti piastrinici e anticoagulanti
Gli antiaggreganti piastrinici interferiscono con la prima parte del processo della coagulazione del sangue che porta alla formazione del trombo: l'aggregazione delle piastrine; gli anticoagulanti interferiscono invece con la fase finale della coagulazione bloccando la formazione della fibrina che favorisce la formazione del trombo definitivo.

Antiaritmici
Controllano le anomalie del battito cardiaco (dette aritmie)

Ipolipemizzanti
Fanno abbassare il livello dei grassi (detti lipidi: colesterolo e trigliceridi) nel sangue.

Inotropi
Aumentano la forza del battito cardiaco. Vengono generalmente somministrati in vena (in ambiente ospedaliero).

Vasodilatori
Dilatano i vasi sanguigni facendo rilassare la loro parete.